Ciò che si vede può non bastare, ma è decisivo rispetto alle cose che accadono e un buon principip per saperne di più. Non vedere, nascondere e mistificare è il metodo di lavoro dei complottisti per alimentare, innanzi tutto, le proprie paranoie e quindi, diffonderle:
– terrorismo e eserciti e “Stati” come l’Isis sono una specificità islamica: nessuna cosa del genere è pensabile in altre religioni:
– questa specificità va fatta risalire alle origini di questa religione, al suo “profeta, armato e personalmente macchiatosi dell’assassnio sia pue di nemici in guerra: Cristo si è fatto uccidere in modo ignominioso – e glorioso – da coloro che era, è venuto a salvare: basterebbe questo a marcare la differenza e l’inconciliabilità sul piano teologico fra Cristianesimo e Islam, millantata “religione della pace”, oltre che pretesa “religione naturale dell’umanità”:
– a f’oraggiare le “imprese” dell’Isis sono, certamente, Stati islamici, che ricattano finanziariamente e dal punto di vista energetico l’Occidente:
– i complottisti paranoici, che non credono, negano o mistificano quel che è sotto gli occhi di tutti e però, spacciano le teorie più improbabili, negano, fra l’altro, ad accordi-capestro imposti dagli sceicchi del petrolio agli Occidentali in tema di immigrazione, accordi documentati e di cui scontiamo gli effetti, in Europa, da almeno 40 anni.
Il resto è in funzione e conseguenza di tutto questo: e fingere, per qualunque ragione, che non sia così o prescindere da tutto quanto precede, significa rendersi complici di un inganno più grave di quelli cari ai complottisti: e questo è mestiere da islamo-nazisti.
↧
Di: Raider
↧